Coltivare la gratitudine

18/04/2025

Un videoracconto per Anime Verdi – Festival di giardini aperti

Il video Coltivare la gratitudine nasce con l’intento di raccontare lo spirito profondo di Anime Verdi, il festival dei giardini aperti di Padova, nella sua dimensione più autentica: quella di festival di comunità.

Realizzato da Karma Gava, coordinatore del media team di videomaker volontari che ogni anno documentano il festival, e narrato dalla giovane performer Silvia Gualtieri, scoperta attraverso la call “Racconta un giardino”, il videoracconto è esso stesso frutto di un processo partecipativo: entrambi gli autori sono parte attiva della rete di relazioni che Anime Verdi costruisce e rinnova a ogni edizione.

Prodotto dal Centro Studi Frame128 in occasione dell’ottava edizione del festival, il video si sviluppa attraverso un montaggio che intreccia immagini raccolte nel corso delle edizioni precedenti (2018–2024), commentate da un monologo originale scritto e interpretato da Silvia Gualtieri, presentato pubblicamente nel maggio 2024 presso i Giardini della Rotonda di Padova.

La forza narrativa di un’esperienza condivisa

A partire dalle cartoline scritte dai visitatori al termine delle visite, le immagini e le parole restituiscono il senso progettuale che gli organizzatori hanno coltivato negli anni: Anime Verdi come esperienza collettiva, emozionale e trasformativa, capace di generare relazioni, cura dei luoghi e senso di appartenenza.

Il video non si limita a documentare: è anche una testimonianza di impatto, una narrazione che mostra come un’idea progettuale possa essere raccontata, condivisa e restituita al proprio pubblico. Questo è avvenuto simbolicamente durante la “prima” del monologo, presentato davanti a proprietari, volontari e partner del festival – coloro che, anno dopo anno, ne sono l’anima viva.

Coltivare la gratitudine è oggi uno strumento prezioso, pensato non solo per far conoscere e promuovere il festival, ma anche per essere utilizzato in contesti formativi e divulgativi, come esempio concreto di evento culturale di comunità e di valutazione d’impatto attraverso linguaggi alternativi. Le cartoline dal festival diventano così più che semplici messaggi di ringraziamento: diventano indicatori qualitativi, capaci di restituire l’effetto profondo di un’esperienza sul piano umano, relazionale e collettivo.

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