centro studi

mission > dal senso pratico alla pratiche di senso

FRAME 128 è lo spazio in cui il senso pratico necessario per affrontare sfide operative quotidiane non rinuncia a diventare occasione di ascolto attivo e ricerca di nuove ipotesi d’indagine sociale, evolvendosi in pratiche di senso. Specificità e concretezza dei contesti, delle situazioni e delle relazioni che definiscono il lavoro con e tra le persone sono spesso viste come limiti problematici anziché opportunità di verifica di ipotesi. Connettere esperienza e conoscenza affinché diventino uno spazio di apprendimento generative e riconosciuto, oltre la contrapposizione tra pratica e teoria, è una delle sfide a cui Frame128 vuol tentare di rispondere. Il “frame” è l’unità di base dell’osservazione e al tempo stesso la cornice che lo riconosce e identifica, di qui la proposta di aprire uno spazio fisico e digitale studi in cui cogliere, leggere e rielaborare le pratiche operative per sedimentarne le conoscenze nella produzione di saperi condivisibili.

Il desiderio, se non addirittura l’ambizione, è di alimentare il dibattito pubblico sul lavoro sociale, educativo e culturale in chiave divulgativa. Dall’individuazione di prospettive al riconoscimento di apprendimenti o elementi di trasferibilità, la condivisione di esiti e l’estensione della platea con cui discuterne, è considerata punto di ripartenza per una risignificazione partecipata del presente e l’elaborazione di prospettive di senso abitabili da soggetti consapevoli. Il 128 si riferisce agli elementi base di questo orizzonte, poiché rappresenta al tempo stesso la tensione irrinunciabile alla sostenibilità (00128 è il codice RGB del colore verde foresta) e la sintonia con una trasformazione digitale in cui essere soggetti attivi (128 è multiplo del byte).

storia > un germoglio con radici profonde

FRAME 128 nasce dall’esperienza pluriennale di progettazione sociale, culturale ed educativa della Cooperativa Sociale Il Raggio Verde. Dall’analisi dei bisogni allo sviluppo di reti locali e sovraterritoriali, dai percorsi di aggiornamento alla realizzazione di meeting formativi, dalla definizione di assetti organizzativi alla loro modellizzazione, le competenze acquisite nei contesti operativi sono il patrimonio di possibili apprendimenti da cui vuole muoversi il Centro Studi. Dal 1996 gli ambiti di competenza della Cooperativa si sono intrecciati con l’interesse e l’intenzione a coltivare un approccio operativo competente, frutto di opportunità di studio attivo. Progetti e servizi, quale punto di osservazione privilegiato e frontiera di una innovazione continua e possibile, sono partenza e approdo di un pensiero che motiva e riconosce l’azione di ciascuno.

Vi è una prospettiva autoriale emergente, nell’attivazione di processi organizzativi, di miglioramento, di innovazione e di trasformazione sociale, che nasce dall’urgenza di dare forma ad un desiderio, un sogno comune, una visione. Creare fiducia e sapersi affidare, ricomporre il quotidiano in un disegno condiviso, dare vita ad esperienze che segnano e insegnano, sono la cifra di uno stile conoscitivo del mondo e dei rapporti a cui deve essere conferito un valore oltre il tempo in cui il tutto si esaurisce e, talvolta, si consuma. Fare per dire, dunque, per prendere parola ed essere veicolo di ispirazione alla ricerca di un linguaggio il più possibile universale è l’esigenza più profonda da cui il Centro Studi nasce, quale punto di intersezione e ripartenza per un lavoro di rielaborazione ritenuto indispensabile.

prospettiva > trasformare i processi produttivi in ricerca

Cambiamento, innovazione e trasformazione non sono in sè processi migliorativi, se non accompagnati da un’azione consapevole di analisi dei contesti e costruzione di scenari, fondata su percorsi di ricerca. L’esperienza è il luogo della sperimentazione in cui le ipotesi possono essere immaginate, definite, sistematizzate, verificate, riconosciute e validate. La realtà è il più grande laboratorio di ricerca che si possa desiderare, ma senza gli strumenti giusti per orientarsi, condividerne i significati e raccontarlo rischia di trasformarlo in un ambiente estraneo, nel quale routine e procedure improduttive rischiano di diventare facile rifugio.

Trasformare i processi produttivi in dispositivi di sviluppo di temi di ricerca favorisce il dibattito nelle organizzazioni, con gli stakeholder e nelle comunità di pratiche, contribuendo attivamente alla maturazione di consapevolezze capaci di aumentare l’intenzionalità dell’azione.

Frame128 non è solo, ma innanzitutto un luogo quotidianamente attraversato dall’operatività, intesa quale universo tematico dal quale cogliere trend e prospettive che possano essere posti in dialogo tra loro. La vitalità che lo caratterizza, in continua tensione tra bisogni immediati e orizzonti di senso, si struttura nella definizione di uno spazio fisico che è laboratorio aperto, promotore di confronto continuo. Favorire l’incontro, lo scambio, l’approfondimento è pratica di relazioni tra persone che si costituiscono in comunità di ricerca temporanee in un comune sfondo integratore le cui tracce e testimonianze sono rese pubbliche nel sito.